Anno nuovo coltivazione nuova

Maria Novella De Luca
05 Jan 2022

Anno nuovo coltivazione nuova? Perché no, l’inizio di un nuovo anno solitamente porta con se buoni propositi e nuove idee da mettere in pratica. Tante cose rimandate da tempo, con l’inizio del nuovo anno trovano la giusta energia per essere messe in pratica.


E allora, per tutti quelli che si sono sempre chiesti cos’è la coltivazione idroponica e come si potrebbe utilizzare con le piante di canapa, ecco una piccola guida per iniziare a capire meglio e magari iniziare anche a provare.

Ci sono molti modi per condurre una coltivazione idroponica ed è importante tenere a mente tutti i fattori di ciascun processo per ottenere i migliori risultati. Oggi esamineremo alcuni possibili metodi, inclusi i diversi potenziali substrati e i metodi di irrigazione possibili.

La coltivazione idroponica, conosciuta anche come “idrocoltura”, è una particolare metodologia di coltivazione che consiste nel far crescere le piante in assenza di terra ma utilizzando una soluzione di acqua e nutrienti. Questi nutrienti, per la maggior parte inorganici, corrispondono a quegli elementi che la pianta naturalmente estrae dal terreno come ad esempio composti azotati, fosforo, potassio, e microelementi.

Le colture idroponiche sono una pratica che risale a migliaia di anni fa anche se solo nel XVIII secolo si scoprì che le piante assorbono i nutrienti necessari per il loro sviluppo sotto forma di ioni inorganici disciolti nell’acqua e si è iniziato, quindi, a farne un uso più consapevole e massivo. Il terreno in sé infatti, svolge esclusivamente la funzione di riserva di nutrienti minerali e supporto fisico, e non è indispensabile per le piante se queste due funzioni vengono svolte da altri substrati di crescita. Praticamente tutte le piante possono essere fatte crescere con l’iodrocoltura, seppur con i dovuti accorgimenti, e questo, quindi, vale anche per la canapa.

Ma perché dovremmo scegliere di coltivare la nostra erba in questo modo? Cosa offre il sistema idroponico che un normale appezzamento di terra non possa offrirci?

Uno dei principali vantaggi di questi metodi, è il controllo sulla nutrizione delle piante. Alcuni esemplari di cannabis potrebbero richiedere equilibri nutritivi leggermente diversi mentre crescono e potreste non riuscire a soddisfarli se state coltivando in terra.

In un sistema idroponico, invece, potete facilmente regolare l’equilibrio dei nutrienti nella vostra soluzione acquosa e le vostre piante riprenderanno a crescere in modo ottimale.

Questi vantaggi si riflettono anche sul PH, in quanto potrete regolarlo e bilanciarlo in modo molto più accurato rispetto ad una coltura in terra. Applicando tempestivamente qualsiasi regolazione, garantirete alle vostre piante un ciclo di vita più stabile e senza quasi interruzioni.

E a proposito di interruzioni, la mancanza di terra significa anche che non dovrete affrontare l’ampia varietà di parassiti che spesso sono d’intralcio, assicurando alle piante una crescita sana e forte fino al raccolto.

Senza terra, le radici delle vostre piante avranno anche un accesso più facile ai nutrienti, il che significa che verranno assorbiti molto meglio e le parti non assimilate verranno comunque utilizzate in un secondo momento.

Potete anche riconsiderare il modo in cui state utilizzando il vostro spazio di coltivazione, poiché l’idroponica vi consente di posizionare le piante molto più vicine l’una all’altra e, se potete permettervi di prendervi cura di più piante, questo consente un sistema molto più efficiente.

Con tutti questi fattori in gioco, la vostra pianta non solo potrà crescere più velocemente, ma sarà anche più sana. A sua volta, diventerà più grande e finirà per produrre molto di più rispetto ad una pianta coltivata in terra.

In sintesi, quindi, i vantaggi sono:

• Maggiore controllo su nutrizione e pH
• Ciclo di vita potenzialmente più breve (nessuna perdita di tempo)
• Minori rischi di parassiti
• Spazi sfruttati al meglio
• Rese potenzialmente superiori

Ci sono però anche alcuni svantaggi che non possiamo non considerare perché sono legati soprattutto agli eventuali errori che si potrebbero fare e che, con questo tipo di coltivazione, inciderebbero sulle piante in modo molto più drammatico di quanto non accadrebbe nelle colture in terra.

Poiché l’assimilazione di nutrienti è così diretta, un equilibrio instabile avrà un effetto quasi immediato sulle piante. E poiché i problemi si verificano così rapidamente, sono anche più difficili da correggere e, quindi, il rischio di uccidere le piante è maggiore.

Mantenere la giusta temperatura sarà ancora più importante del solito, con temperature ideali comprese tra 20 e 25ºC. Puoi anche spingerti fino a 28ºC prima di andare incontro a problemi, ma la tua pianta si stresserà da quel punto in poi, finendo per morire se lo spazio di coltivazione dovesse raggiungere i 35ºC.

Ed anche se saprete  gestire questa situazione, considerate gli investimenti necessari affinché il vostro impianto idroponico possa dare i migliori risultati. Questo tipo di sistemi di coltivazione può costare centinaia o migliaia di euro (a seconda del vostro spazio) e comportare costi di manutenzione molto alti. C’è da considerare che sicuramente sarete ripagati da un ottimo raccolto, ma indubbiamente, è difficile ignorare le bollette che arrivano prima di giungere al raccolto.  

Infine, oltre a sostenere queste spese, dovrete anche tenere a mente il rischio intrinseco nel tenere l’acqua e le potenti attrezzature elettriche nella stessa stanza. Certo, la pompa elettrica dell’acqua sarà impermeabile, ma ricordate le lampade o qualsiasi sistema di ventilazione e riscaldamento presente nella stanza.

In caso di fuoriuscita di acqua, infatti, alcune apparecchiature, se non tutte, potrebbero danneggiarsi. Peggio ancora, se non avete lampade di scorta o se l’intero sistema di alimentazione è compromesso, sarà molto difficile salvare le piante.

Una volta valutati i pro e i contro, molti di voi probabilmente si staranno chiedendo se le cime di una marijuana coltivata idroponicamente sono più forti?

 

In un certo senso, sì, la vostra pianta dovrebbe essere considerevolmente più grande e, potenzialmente, più sana di una pianta coltivata in terra. Detto questo, però, la coltivazione idroponica non garantisce automaticamente che le vostre piante avranno un livello di THC superiore al loro abituale limite massimo.

Ora prima di passare a considerare i vari tipi di irrigazione che potremo scegliere nella coltivazione idroponica dobbiamo velocemente ricordarvi che, anche se non utilizzeremo la terra, avremo comunque bisogno di un substrato in cui far crescere le radici delle piante.

 Alcuni dei substrati idroponici più popolari utilizzati dai coltivatori di cannabis sono l’argilla espansa che assicura una base molto affidabile per le piante e una scelta che fanno in moltio; la lana di roccia, una sorta di roccia vulcanica che trattiene molto bene l’acqua; la perlite che viene usata soprattutto per la sua capacità di aumentare l’aerazione; la fibra di cocco un substrato più sostenibile e biodegradabile.

Oltre ad avere un'ampia scelta di substrati, abbiamo anche una grande scelta di impianti di coltivazione idroponica, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. Andiamo a vedere meglio da vicino alcuni dei più utilizzati.

Irrigazione a Goccia: è il sistema più popolare che consiste, come suggerisce il suo nome, nell'alimentare le piante con una soluzione nutritiva applicata dall’alto verso il basso tramite un sistema di gocciolamento ad intervalli regolari. Questi impianti funzionano tramite una rete di tubi che vanno dal serbatoio alla zona circostante alle piante. Questi tubi fanno scorrere la soluzione nutritiva fino a dei gocciolatoi situati sotto il substrato, vicino alle radici delle piante. Ad intervalli regolari, durante tutto il giorno, questi gocciolatoi rilasciano gocce di soluzione nel substrato di coltura affinché le radici possano respirare, concimandole ad un ritmo regolare ed uniforme.

Vantaggi e svantaggi dell’irrigazione a goccia

Vantaggi

• Uso efficiente di acqua ed energia
• Poca manutenzione
• Semplice ed economico
• Popolare

Svantaggi:

• I gocciolatoi possono otturarsi nel tempo se l’acqua ha un contenuto di ferro più alto del normale
• Sono necessari controlli di manutenzione regolari
• I parassiti possono rosicchiare le tue linee

Sistema di Flusso e Riflusso: si basa sullo spostamento dei livelli dell’acqua per promuovere una crescita ottimale. Sembra abbastanza semplice, ma il sistema stesso e le tempistiche devono essere regolati con precisione per ottenere i migliori risultati.

Ci sono due sezioni principali: il serbatoio contenente la soluzione acqua/sostanze nutritive e il grande vassoio di crescita su cui vengono posizionati i vasi con le piante. Tra di loro passano una pompa ed uno scarico, consentendo di immergere periodicamente le radici e di eliminare successivamente l’acqua/fertilizzanti.

Vantaggi e svantaggi del sistema di flusso e riflusso

Vantaggi

• Bassi costi
• Facili da montare e mantenere
• Generosi dal punto di vista nutrizionale

Svantaggi:

• Il pH è suscettibile a fluttuazioni problematiche
• I guasti alle pompe potrebbero uccidere le piante (con la lana di roccia potrebbero sopravvivere per qualche ora in più, ma i substrati come l’argilla espansa lasceranno scorrere via l’acqua molto rapidamente)

Tecnica della pellicola nutritiva: Forse altrettanto popolare tra i coltivatori idroponici, la tecnica della pellicola nutritiva (NFT) è tra i sistemi più efficienti ed efficaci finora disponibili. Solo le punte delle radici toccheranno le sostanze nutritive, ma riceveranno tutta la nutrizione di cui hanno bisogno.

Vantaggi e svantaggi dell’NFT

Vantaggi

• I consumi d'acqua e di sostanze nutritive sono più efficienti rispetto alle colture standard
• Personalizzabile: Gli impianti NFT possono essere ingranditi o ridimensionati a proprio piacimento
• La maggiore esposizione del sistema consente una rapida ispezione e disinfezione delle radici
• Il flusso e la circolazione costanti di acqua e nutrienti elimina i problemi di contaminazione delle acque sotterranee e previene l’accumulo di sale intorno alle radici

Svantaggi

• Non è adatto per piante molto grandi
• Se le pompe si guastano, in particolare quella dell’acqua, hai poche ore per ripararle prima che tutte le piante muoiano

Deep Water Culture: Ancora più semplici e autonomi del flusso e riflusso, i sistemi Deep Water Culture (DWC) implicano il mantenimento della maggior parte della massa radicale della pianta immersa in un serbatoio di soluzione nutritiva costantemente ossigenata. Non viene impiegata alcuna pompa dell’acqua, nessun secondo vassoio o canale in cui inserire le piante. Solo il serbatoio, le piante situate in cima ed una pompa d’aria per l’ossigeno.

Vantaggi e svantaggi del DWC

Vantaggi

• Conveniente
• Semplice e pulito
• Poca manutenzione e meno fattori di cui preoccuparsi
• Crescita rapida

Svantaggi:

• Possono verificarsi squilibri di pH o nutrienti, che possono diventare un problema se non risolti tempestivamente
• Avrai bisogno di un generatore di riserva e di una pompa d’aria supplementare in standby, poiché le interruzioni di corrente o i guasti alla pompa potrebbero causare l’annegamento delle radici nell’acqua non ossigenata

Aeroponica: questo sistema potrebbe sembrare strano a prima vista, ma è molto efficace se configurato correttamente. In sostanza, le radici sono sospese in aria e vengono periodicamente nebulizzate con una soluzione nutritiva/acquosa. Questo sistema fornisce solo la quantità di nutrienti ed acqua necessaria alle piante e la costante esposizione all’aria garantisce la loro respirazione.

Vantaggi e svantaggi dell’areoponica

Vantaggi

• Non dovrai mai preoccuparti che le piante ricevano abbastanza ossigeno
• Occupa pochissimo spazio
• Il sistema di irrigazione a ritmo regolare garantisce un uso efficiente della soluzione (soprattutto senza che ci sia un substrato ad intralciare il processo)

Svantaggi:

• La pressione derivante dal costante monitoraggio del pH e della temperatura del sistema può essere difficile da gestire
• Siccome le piante hanno solo gli irrigatori su cui fare affidamento per nutrienti ed acqua, eventuali perdite o guasti alla pompa possono rivelarsi disastrosi

Speriamo che questi consigli vi abbiano aiutato innanzi tutto a comprendere meglio il mondo dell’idroponica e, se hanno creato la giusta e sufficiente curiosità per mettervi alla prova, speriamo siano anche una buona guiida per iniziare.

Allora insieme agli auguri di buon anno questa volta aggiungiamo gli auguri di una buona coltura idroponica.

Buon lavoro!

 

 

 

 

 

 

 

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Maria Novella De Luca