Attentato a Racale

Exitable
17 May 2014

Incendiata l'auto del sindaco che aiuta il cannabis social club di Racale


Incendiata l'auto del sindaco che aiuta il cannabis social club di Racale

Nella notte l'attentato incendiario contro Donato Metallo, alla guida di un'amministrazione di centrosinistra dal 2012, noto per aver messo a disposizione terreni comunali per la coltivazione della pianta a uso terapeutico

Fiamme all'auto del sindaco di Racale, Donato Metallo. Un messaggio chiarissimo, lanciato nel cuore della notte, al primo cittadino che nei mesi scorsi è diventato famoso per avere sposato la causa del "Cannabis social club" e messo a disposizione terreni comunali per la coltivazione della cannabis per uso terapeutico. Metallo, che è anche membro della segreteria regionale e dell'assemblea nazionale del Pd e che nella precedente legislatura era consigliere comunale di opposizione, è dal 2012 alla guida di una giunta di centrosinistra, che, rispetto ad alcune questioni focali per la vita del paese, ha cambiato radicalmente rotta rispetto al passato.

E, proprio nella sua azione amministrativa, potrebbe essere individuata la matrice dell'attentato effettuato da ignoti intorno alle quattro del mattino. La Dacia Duster in uso al sindaco ma intestata alla madre, Maria Teresa De Lorenzis dirigente del Comune di Gallipoli, era parcheggiata di fronte all'abitazione della famiglia, alla periferia di Racale, sulla strada che conduce ad Alliste. I vigili del fuoco e i carabinieri sono stati allertati telefonicamente dallo stesso sindaco. I sopralluoghi hanno permesso di individuare e sequestrare materiale ritenuto utile per le indagini, a partire da una bottiglietta contenente liquido infiammabile, e anche di verificare che, nei pressi dell'abitazione del primo cittadino, sono installate alcune telecamere che potrebbero avere ripreso il passaggio degli attentatori.

Nella notte Metallo è stato ascoltato dagli investigatori, ai quali ha riferito le questioni più scottanti dell'attività amministrativa in corso. Proprio per giovedì - hanno verificato i carabinieri - è in programma un'importante seduta del Consiglio comunale, chiamato a ratificare la revisione del Pug, ovvero a dare il placet a una nuova politica urbanistica, che potrebbe bloccare l'avanzata ulteriore del cemento in alcune aree del paese e danneggiare importanti interessi. Naturalmente non è ancora chiaro se proprio la revisione del Pug abbia attirato le ire degli attentatori sul sindaco oppure se l'atto intimidatorio sia scaturito da altri provvedimenti recenti.

Di sicuro Metallo esclude che l'incendio dell'auto possa essere collegato a questioni personali: "Faccio una vita molto ritirata e serena, non ho inimicizie né di recente ho avuto avvisaglie che potessero farmi pensare a un gesto del genere". Un atto che ha un significato preciso e inquietante ma non scoraggia il primo cittadino: "Quando si fanno cambiamenti forti, come quelli che vanno in direzione di un minore consumo del territorio o anche la proposta di utilizzare i terreni per la coltivazione della cannabis, bisogna mettere in conto che potrebbe esserci un prezzo da pagare per andare contro certi interessi - ha aggiunto Metallo - ma questo episodio non mi spingerà certo a cambiare strada".

A Racale, infatti, dopo l'intimidazione la vita continua come se nulla fosse accaduto: prima la visita del sindaco sui cantieri comunali poi il lavoro quotidiano in municipio, mentre i carabinieri ascoltano testimoni ed effettuano i rilievi sull'auto distrutta a caccia della firma degli attentatori.

 

Fonte: LaRepubblica

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