Cannabis alla scandinava

Exitable
07 Dec 2014

Arrivando all'Aeroporto internazionale di Oslo si passa per uno dei più grandi ipermercati di superalcolici esistenti in Europa. Ma nel resto della Norvegia, essendo l'alcool considerato una sostanza estremamente pericolosa come in tutto l'estremo Nord, esso viene venduto con pesanti limiti di età – che si estendono ai ventitreenni – e a prezzi stratosferici. Ultima, ma non per importanza, la distribuzione degli alcolici. L'alcool non è accessibile durante i giorni festivi mentre la cannabis è vietatissima. Più che con la prigione, l'erba può costare ancora di più grazie alle salatissime multe di cui fanno ogni anno l'amara esperienza centinaia di persone.


Arrivando all'Aeroporto internazionale di Oslo si passa per uno dei più grandi ipermercati di superalcolici esistenti in Europa. Ma nel resto della Norvegia, essendo l'alcool considerato una sostanza estremamente pericolosa come in tutto l'estremo Nord, esso viene venduto con pesanti limiti di età – che si estendono ai ventitreenni – e a prezzi stratosferici. Ultima, ma non per importanza, la distribuzione degli alcolici. L'alcool non è accessibile durante i giorni festivi mentre la cannabis è vietatissima. Più che con la prigione, l'erba può costare ancora di più grazie alle salatissime multe di cui fanno ogni anno l'amara esperienza centinaia di persone.

Arrivando all'Aeroporto internazionale di Oslo si passa per uno dei più grandi ipermercati di superalcolici esistenti in Europa. Ma nel resto della Norvegia, essendo l'alcool considerato una sostanza estremamente pericolosa come in tutto l'estremo Nord, esso viene venduto con pesanti limiti di età – che si estendono ai ventitreenni – e a prezzi stratosferici. Ultima, ma non per importanza, la distribuzione degli alcolici. L'alcool non è accessibile durante i giorni festivi mentre la cannabis è vietatissima. Più che con la prigione, l'erba può costare ancora di più grazie alle salatissime multe di cui fanno ogni anno l'amara esperienza centinaia di persone.

La Scandinavia a prima vista sembra un universo unidimensionale dominato dalla retorica antidroga e che per me rappresenta uno dei bastioni storicamente più importante del movimento proibizionista e di associazioni come ECAD, le città europee contro la droga. Un frutto malato della vecchia lotta del movimento operaio socialdemocratico contro l'alcolismo che in questi anni unisce in questa battaglia di retroguardia oltre Silvia di Svezia, alcune strutture riabilitative di stampo repressivo operanti in Italia e nell'ex Unione Sovietica. È corretta questa impressione?

Arild Knutsen: La Norvegia è il paese più dominato dalla pratica e dalla retorica antidroga della maggior parte dei paesi europei. I proibizionisti hanno delle condizioni di vita particolarmente favorevoli qui nel Nord. Esiste una condizione leggermente modificata presso il movimento laburista, ma il movimento cristiano è dogmatico quanto prima.

La polizia è dipendente dalle droghe. Essi sanno che se arrestano molti consumatori di cannabis, allora aumenta la percentuale di crimini risolti. Questo porta a minori critiche e a maggiori ritrovamenti. La Norvegia confina con la Svezia per moltissimi chilometri, la Svezia sembra un normale paese dell'Europa orientale quando si arriva al tema delle droghe ma, sfortunatamente, la tua impressione é corretta.

Che si può dire sulla politica della cannabis in Norvegia? Il consumo è sempre pesantemente penalizzato. Multe orrende sono elargite per il possesso di piccole

quantità ma alla televisione si possono vedere dei reportage particolarmente positivi sulla industria americana della marijuana. Anche il movimento norvegese sulla cannabis è piuttosto attivo, per lo meno sotto forma di adesione alla Global Marijuana March. Come si confrontano questi diversi mondi?

Il consumo non è più ancora pesantemente penalizzato. Abbiamo assistito ad un leggero sviluppo verso la decriminalizzazione: oggi i giovani sono sempre più spinti ad una grande discussione su che cosa la società percepisce come i loro problemi quando beccati con la cannabis e loro devono farsi controllare l'urina. Ci sono poche organizzazioni che lottano per la legalizzazione della cannabis ma abbiamo anche alcuni accademici, come Willy Pedersen, Nils August Andresen ed Ole Røgeberg. Il professor Willy Pedersen era un proibizionista molto noto che aveva scritto alcuni libri sui consumatori di cannabis e sugli spacciatori. In tal modo è più legittimato per avere questa opinione. È vero che la polizia somministra delle multe orrende, almeno se ti prendono con un po' di cannabis in tuo possesso nel centro della capitale Oslo. Quando stavamo marciando in città durante la 

Global Marijuana March, molti di quelli che avevano scelto di fumare un po' d'erba hanno avuto una multa di circa 1240 Euro. Il mondo delle politiche sulle droghe è contraddittorio per definizione

La regolazione,legalizzazione e decriminalizzazione . La cannabis come il vino o la vodka. Nella maggior parte dei paesi scandinavi a parte la Danimarca le bevande alcoliche sono controllatissime alla vendita. Ma se entri all'Aeroporto di Oslo sembra di esser intinti letteralmente nello spirito...

Di nuovo il mondo delle politiche delle droghe è contraddittorio, ma la Norvegia è un paese leader quando si tratta di alcool. Abbiamo un monopolio di stato. Si può solo comprare liberamente della birra a basso tasso alcolico nei mercati. Noi vogliamo dei negozi del monopolio che vendano anche cannabis, khat e foglie di coca. Le vendite dei liquori sono oggetto di una grande discussione nei media di questi giorni.

Alcuni politici norvegesi di lungo corso si sono uniti ed hanno dichiarato la loro opposizione alla guerra alle droghe. È importante?

È molto importante. Thorvald Stoltenberg è stato al governo per due volte, ha lavorato come diplomatico durante la guerra dei Balcani ed è stato il presidente della Croce Rossa. Lui è anche il padre di Jens Stoltenberg, il primo ministro norvegese che è stato recentemente eletto segretario generale della Nato. Thorvald Stoltenberg mette in questione il proibizionismo ed è stato membro della Commissione Globale sulle Politiche sulle Droghe. Thorvald Stoltenberg è una persona stimatissima in Norvegia e il suo impegno è importantissimo. Uno dei suggerimenti di Stoltenberg riguarda la sperimentazione di un servizio di trattamento assistito con eroina.

Ma anche la cannabis sta lentamente tornando ad essere al centro del dibattito politico...

C'è uno sviluppo positivo in corso in Danimarca, per lo meno a Copenhagen. La maggioranza dei politici del Municipio ha votato per due volte per l'apertura dei cannabis club a Copenhagen, ma il Ministro di Grazia e Giustizia ha cassato per due volte il provvedimento. Per questo il Consiglio comunale ha invitato ad un seminario nel marzo del 2012. Essi hanno invitato degli esperti statunitensi ed europei per ottenere dei fatti oggettivi invece di un ennesimo dibattito. Tra gli esperti il professor Willy Pedersen dalla Norvegia ed alcuni dal Colorado. Dopo il seminario, uno dei proibizionisti più famosi di Copenhagen, un dirigente in pensione della polizia locale, si è dichiarato in favore della legalizzazione della cannabis. Ha finalmente capito come la legalizzazione si apre a delle regolamentazioni dello stato. Ma tuttavia, niente è ancora successo. Ci sono ancora delle retate di polizia contro il mercato della cannabis a Cristiania. Questo ha fatto diffondere le vendite di cannabis a Cristiania ed ha creato molta più violenza. Noi speriamo ancora in cambiamenti in Danimarca perché è più tollerata la presenza di una seconda opinione su questa questione.

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