Cannabis di alta qualità con azoto, fosforo e potassio

Soft Secrets
24 Oct 2021

La nutrizione delle piante è un tema obbligatorio da affrontare per chi decide di fare una coltivazione casalinga. Di origine animale, vegetale, minerale o biologica il tipo di fertilizzante può cambiare di molto il risultato del raccolto in termini di qualità e di quantità


Affinché le piante crescano sane e rigogliose sono necessari numerosi elementi definiti macronutrienti. Osservando l'etichetta di un qualsiasi fertilizzante in commercio si noteranno tre numeri che esprimono la concentrazione sul totale di azoto, fosforo e potassio. Per le coltivazioni in vaso o in fuori suolo si ha la possibilità di scegliere un substrato particolarmente scarico in nutrimenti al fine apportarli nella misura che si ritiene necessaria.

Un coltivatore outdoor in pieno campo deve invece pensare al fabbisogno della coltura e integrare ciò che manca. La canapa, o cannabis che dir si voglia, è una pianta vorace che consuma tutto ciò che trova nel terreno e chiede maggior apporto da parte del coltivatore rispetto ad altre colture meno "affamate".

Il primo macronutriente è l'azoto. L'azoto ha la funzione di accrescere i vegetali, se presente nelle piante si osserveranno foglie color verde scuro, steli turgidi e internodi lunghi. Un aumento dell'azoto disponibile può portare all'eccesso dei residui nei fiori dopo la raccolta, con deformazioni della morfologia delle piante e un eccessivo allungamento degli internodi. Un coltivatore da growbox tende ad evitare le piante che stirano troppo. Una carenza di azoto invece può portare a ritardi nella crescita, ingiallimento dei tessuti fotosintetizzanti. Una marcata carenza darà vita a piante stentate, fragili e a rischio continuo di morte. Ugualmente a fine fioritura si potrà osservare un ingiallimento nelle foglie più vecchie perché proprio da lì la pianta comincerà ad utilizzare l'azoto rimasto, quando è nella fase di flushing e quindi di mancato apporto nutrizionale da parte del coltivatore. Il flushing è importante per ridurre gli accumuli nel prodotto finale.

Il fosforo è un elemento chiave per il metabolismo delle piante in quanto è la molecola trasportatrice di energia all'interno della fisiologia della cellula vegetale. Se apportato con regolarità favorisce la maturazione dei frutti e in generale i cicli vitali delle piante, ma se manca le piante si fermeranno e cominceranno ad impallidire con bordi scuri necrotici lungo le foglie. Data la sua scarsa mobilità è meglio integrarlo al substrato in forma solida mentre se si lavora fuori suolo si può ricorrere al fosforo presente in soluzione acquosa. È forse l'elemento che dà più problemi ai coltivatori bio perché va sempre integrato e in forma liquida è difficile da ottenere.

Il potassio è il terzo macronutriente per eccellenza ed è presente anch'esso nel metabolismo della pianta. Una adeguata disponibilità di potassio significa tessuti vegetali maggiormente turgidi, più ricchi di acqua in quanto ne agevola e stimola l'assorbimento. I fiori e i frutti saranno di pezzatura maggiore e anche di qualità superiore. Il potassio è fondamentale e se non apportato si andrà incontro a fioriture molto scarse.

Per la cannabis sono importanti anche il calcio, il magnesio e il ferro. Calcio e magnesio devono costituire la base per l'acqua che somministriamo alle nostre piante mentre il ferro chelato è quel nutriente che nessuno fornisce alla canapa e che cambia notevolmente la produzione. Gli altri elementi nutrienti sono definiti microelementi per via del ridotto fabbisogno che ne hanno le piante. Un sovradosaggio è pressoché impossibile, mentre una eventuale carenza sarebbe subito risolvibile con l'applicazione di un fertilizzante a base di micronutrienti.

Leggere le etichette, ingredienti e concentrazione, è una buona pratica per sapere esattamente cosa si sta somministrando alle proprie piante. I risultati si determinano al momento del raccolto, vince il prodotto che senza lasciar residui aiuta a produrre fiori compatti e saporiti e che garbano al coltivatore. Il coltivatore esperto saprà trovare la fertilizzazione giusta a seconda di ciò che chiede la pianta attraverso una buona osservazione. 

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