I cannabis social club spagnoli

Exitable
18 Jun 2014

Il proliferare di associazioni cannabiche richiede misure di regolamentazione


Il proliferare di associazioni cannabiche richiede misure di regolamentazione

In Spagna le associazioni cannabiche sono ormai una realtà di fatto. Pagano le tasse e danno lavoro anche a tempo indeterminato ai propri dipendenti.

La Spagna potrebbe diventare la Mecca europea della cannabis, secondo quanto riportato da Elpais. Solo nell'area metropolitana di Barcellona ci sono 300 associazioni cannabiche, in cui è possibile trovare diverse varietà di marijuana e suoi derivati.

Ogni associazione ha una sua offerta e un suo stile. Tutte però sono proliferate in una sorta di "limbo legale", che ne ha permesso la crescita esponenziale in Spagna. Il volume degli affari e la quantità di occupazione generati dal commercio di cannabis hanno aperto di fatto la porta alla regolarizzazione di queste associazioni.

La "Milla Verde" a Barcellona ha 1600 soci tra commercianti, imprenditori e studenti. Il locale è dotato di un complesso sistema di refrigerazione a base di carbonio e l'ozono e dà lavoro (anche a tempo indeterminato) a sei persone. L'associazione paga regolarmente l'IVA e rispetta le norme per la sicurezza dei suoi dipendenti.

Secondo fonti del settore, si stima che solo in Catalogna la cannabis fatturi 5.000.000 € al mese. Forse per la dimensione economica e la situazione apparentemente irreversibile, i governi di Catalogna e Paesi Baschi studiano come regolamentarla.

Il fenomeno dei cannabis club sarebbe nato dopo l'emanazione della legge anti tabacco del 2011, con la quale si specificava che, fuori casa, si poteva fumare solo in club privati di fumatori. Le associazioni hanno interpretato la legge dando per scontato che oltre al tabacco ci si riferisse anche alle droghe leggere. Per tanto, se gli associati potevano riunirsi per fumare sigarette, potevano farlo anche per fumare marijuana.

Il governo basco ha annunciato questa settimana che entro la fine del 2014 presenterà al Parlamento un progetto di legge per regolamentare queste associazioni. Anche il Parlamento catalano ha votato il 13 febbraio scorso per l'approvazione di una regolamentazione "dal punto di vista della salute pubblica, del consumo e dell'auto-coltivazione, che va in linea opposta a quella della criminalizzazione voluta dal governo spagnolo".

 

 

Fonte: Blitz quotidiano

 

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