Il sano vaporizzare

Exitable
12 Feb 2015

Si è appena concluso l'appuntamento annuale ad Amsterdam per la High Times Cannabis cup e anche lì, come recentemente in tutta Europa, è ormai diffusissimo il fenomeno dei vaporizzatori. 


Si è appena concluso l'appuntamento annuale ad Amsterdam per la High Times Cannabis cup e anche lì, come recentemente in tutta Europa, è ormai diffusissimo il fenomeno dei vaporizzatori. 

Si è appena concluso l'appuntamento annuale ad Amsterdam per la High Times Cannabis cup e anche lì, come recentemente in tutta Europa, è ormai diffusissimo il fenomeno dei vaporizzatori. Tanti anni fa ad una fiera a Zurigo venni attratto dalle parole "Il vaporizzatore è anche un medicamento". Un simpatico vecchietto decantava le innumerevoli possibilità di cura di numerose malattie grazie alle erbe del suo orto e al suo vaporizzatore; le sue parole mi convinsero e capii quale importanza avrebbe avuto con un'erba decisamente terapeutica, la cannabis.

Ora sul mercato sono disponibili svariati modelli di numerose ditte, dai professionali con termostato digitale ai modelli diciamo economici, da quelli portatili a quelli fissi. Vaporizzatori più o meno di qualità e per tutte le tasche. I compratori sono spesso soddisfatti e la scelta si rivela anche salutare in quanto progressivamente si elimina la nicotina assunta fumando – nel caso di fumatori puristi è un vantaggio l'eliminazione della combustione. Vaporizzare significa inalare a temperatura quasi ambiente, un'aria miscelata di terpenoidi, sublimati da un flusso di aria calda tra i 160 e i 200 gradi circa. 

L'eliminazione della combustione lo rende una maniera di assunzione più sana, tanto che dall'ambito prettamente medicinale è passato alla diffusione di massa, tra consumatori terapeutici e ludici. Sono molti i fumatori, specialmente tra i veterani, che scelgono di abbandonare il fumare per concedere una tregua salutare ai polmoni. Effettivamente dopo sette giorni l'olfatto migliora e i sapori della tua cucina stranamente sembreranno più intensi... La combustione delle canne è dannosa per le nostre vie respiratorie a causa della temperatura delle boccate inalate e a causa dei prodotti cosiddetti “combusti”, che sono una categoria di composti dannosi per la salute. 

In un vaporizzatore si ritrova una grande varietà di sapori ed aromi anche complessi, basta vaporizzare la propria miglior erba per godere di numerosi saporini e del tanto ricercato retrogusto. Senza rimanerci male se il retrogusto diventa invasivo e fastidioso. Espirando vi saranno altri sapori da gustare e, a mano a mano che passano i giorni, ne sentirete sempre più. Un giorno vi ritroverete a voler smettere di fumare per poter sentire l'intero corpo della vostra erba. Personalmente ho dovuto smettere di fumare (intensamente) per motivi di salute e non ho mai apprezzato così tanto un vaporizzatore come quando sono stato costretto a fare un mese di stop. Dopo 30 giorni avevo il palato, la gola e il naso pronti a ricevere una sana vaporizzata di cannabis: che sapori!! Certo devo dire che non è proprio facile smettere di fumare. Molte persone dovranno sforzarsi più di altre, specialmente durante le prime settimane a causa della dipendenza forte dalla nicotina. Ma d'altronde è risaputo che fumare le canne rende sì dipendenti, ma dalla nicotina. Dopo due mesi la respirazione è nettamente migliorata e così via, in un continuo miglioramento di salute che solo chi ha smesso di fumare potrà raccontarvi.

Un altro vantaggio sicuramente è la discrezione assicurata. Quante volte ho visto gente vaporizzare in treno o al cinema... un vaporizzatore non farà scattare nessun rilevatore di fumo e non darà fastidio ai vicini o ai loro bimbi. Conosco differenti persone che non fumano a casa loro perché é dove hanno il loro metro quadrato in fioritura e vogliono evitare di attrarre l'attenzione dei vicini, quindi vaporizzano. Non emette odori né fumi e questo a mio avviso è un grandissimo punto di vantaggio anche se comparato alle pipe da wax, che comunque continuano a lasciare un profumo e soprattutto una nuvoletta di fumo non invisibile. L'anno scorso vidi ad una fiera una cannuccia in vendita dentro cui sbuffare per camuffare le nuvolette di fumo in presenza dei rilevatori, ma comunque il vaporizzatore mi è sempre sembrato la soluzione migliore e più affidabile per consumare cannabis in pubblico.

Molti piccoli coltivatori troveranno inoltre molto più duratura la loro erba in quanto basta una 0,2 di erba triturata per riempire il vaporizzatore. Realmente, la quantità di erba consumata va diminuendo, così che anche al coltivatore più modesto potrà bastare il suo piccolo raccolto. Solitamente la sensazione di fattanza che segue una vaporizzata è molto più dolce e meno pesante del corrispettivo assunto fumando. Forse è un certo effetto placebo che si ha inalando vapori incombusti, ma l'assenza di combustione rende più piacevole il consumo di cannabinoidi.

Il vaporizzatore è un grande oggetto e non va assolutamente sottovalutata la sua potenza, se non si vuole finire come quegli sprovveduti che arrivano in un coffee shop ad Amsterdam e mangiano due o tre magic cookies aspettando che gli salga la fattanza: come risultato avranno un effetto doppio o triplo di quello che si aspettavano con conseguenti spiacevoli risvolti. Vaporizzando i tempi di manifestazione dell'effetto sono uguali come quando si fuma una canna, con l'eccezione che il vaporizzatore potrebbe richiedere un paio di inalazioni profonde per equiparare un solo tiro di spinello. Consiglio sempre il vaporizzatore a chi, per motivi terapeutici, vuole e deve smettere di fumare. Ad un fumatore convinto non proporrei mai un vaporizzatore al posto delle sue belle fumate, sono due metodi molto differenti e, se non sul piano della salute, sono decisamente incomparabili. 

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Exitable