La canapa ci accompagna da sempre, o la stiamo forse accompagnando noi?

Soft Secrets
11 Feb 2019

La canapa è uno delle piante coltivate da più tempo dall'essere umano, sono difatti numerose le fonti che ne testimoniano il suo utilizzo da parte di numerose culture succedutesi nella storia dell'umanità. Grazie proprio alla immensa varietà di sottoprodotti originatisi dalla canapa, è sempre stata considerata una coltura indispensabile al genere umano, come ci riportano le scoperte archeologiche che evidenziano sempre un gran rispetto da parte di queste antiche popolazioni verso la pianta della canapa.


D'altronde, oltre all'utilizzo terapeutico, è una pianta in grado di fornire una granella ricca di olio altamente nutritivo e della fibra molto resistente per tessere ad esempio. Al giorno d'oggi sappiamo ricavarne numerosi sottoprodotti, fino al biodiesel addirittura, ma per i nostri antenati il primo utilizzo è stato sicuramente l'uso alimentare e tessile, come ci suggeriscono i numerosi ritrovamenti presso i siti archeologici. Sono state ritrovate sementi tostate e altre ancora nel focolare come se cadute da una pentola, se pentola si può definire. Se volessimo tracciarne l'origine però avremmo non poche difficoltà in quanto mancano reperti antichi e soprattutto i ritrovamenti sono sparsi in areali molto vasti a causa del grande interesse da parte dell'uomo nei confronti di questa pianta molto utile. Il grande interesse per la canapa da parte dei nostri antenati ha fatto sì che la trasportassero con sé durante tutte le migrazioni e i viaggi per commercio avvenuti durante i millenni. Una pratica di studio con le piante, quando se ne vuole stabilire l'areale d'origine, è cercare nel mondo dove sono le condizioni naturali migliori. Se crescesse libera in natura dove esprimerebbe al meglio le proprie potenzialità? Con la canapa, come con tutte le infestanti, diventa difficile ricondurre ad un solo paese d'origine in quanto possiede una grandissima capacità adattativa e nella maggioranza dei climi potrebbe tranquillamente vivere e produrre. La canapa adora il caldo e il sole, le serve acqua e un terreno drenante Se la guardiamo con gli occhi dei breeders moderni allora non troveremo che pochissime zone dove realmente potrebbe produrre al massimo delle sue capacità, ma sarebbe un errore in quanto i breeders moderni lavorano con genetiche moderne, figlie della selezione artificiale indoor operata negli ultimi 50 anni. Gli strain moderni sono piante che in natura sopravviverebbero più difficilmente rispetto alla canapa autoctona, in quanto adattati all'ambiente indoor. Quindi bisogna tener conto della rusticità delle piante autoctone rispetto all'espressione degli esemplari moderni quando si vuole valutare l'areale più adatto. Una buona pratica è cercare dove il pool genico è maggiormente diversificato e a lì si può ascrivere l'origine della nostra pianta. Ed è per questo che sappiamo oggi essere originaria della catena montuosa dell'Hindu-Kush, in Pakistan e Afghanistan. Da lì chiaramente si sparse in tutto il mondo e grazie a fenomeni come "l'effetto del fondatore" andò differenziandosi nelle varie subspecie autoctone, fondatrici di popolazioni locali poi portate per il mondo dall'uomo. I primi resti sembrano datare la canapa nel neolitico nel sud-est asiatico, sotto forma di corde di canapa. D'altronde quella decina di migliaia di anni che ci separa dal neolitico può aver reso difficile il reperimento e l'identificazione di altre tracce. Di sicuro abbiamo reperti datati almeno un millennio prima dell'era moderna, in Africa ed in Europa ancora prima, sicuramente provenienti dall'Asia. Curiosamente in America ed Oceania la canapa è stata introdotta solo recentemente, a partire dal sedicesimo secolo, con l'era delle grandi navigazioni attorno al mondo e delle conseguenti grandi scoperte geografiche. I chemiotipi presenti al mondo sono una evoluzione di quella canapa autoctona da cui originarono, evolvendosi nella storia e propagandosi per i cinque continenti. Di certo l'uomo ha sempre contribuito nella diffusione di questa pianta. Noi crediamo di esserci sempre serviti della canapa per curarci, sfamarci e numerosi altri utilizzi. E se invece fossimo sempre stati noi sfruttati dalla canapa per girare il mondo? Se ci avesse utilizzati per venir diffusa nel mondo? Potrebbe la cannabis essere molto più intelligente di ciò che comunemente si crede. Come teorizza un grande studioso di neurobiologia vegetale (ora non si chiama più così questa branca delle scienze dei vegetali) probabilmente la porteremo anche su altri pianeti durante le nostre esplorazioni spaziali: lì verrà da chiedersi se avrà fatto più strada un bipede in grado di muoversi o una pianta ancorata al terreno... Di certo possiamo riconoscere che è sempre stata una compagna di viaggio per l'essere umano, legata indissolubilmente all'uomo, e quando al giorno d'oggi è bandita in numerosi paesi vien da chiedersi se forse non le si stanno riconoscendo i giusti meriti che da un passato molto lontano l'han portata ai giorni nostri. Un abbraccio a tutti gli esseri umani che stanno leggendo in compagnia della canapa, buone fioriture ad entrambi! di CBG

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