MENTRE NAPOLI SI PREPARA A TORINO ANNULLATI I WEEDAYS

Soft Secrets
13 Oct 2017
A Napoli tra poche settimane comincerà la quarta edizione della Fiera Internazionale della Canapa Industriale e Medica di Napoli. L’evento, organizzato dall’Associazione Canapa in Mostra, si terrà il 27-28 e 29 ottobre presso il polo fieristico della Mostra D’Oltremare di Napoli. Sarà una tre giorni di incontri con professionisti del settore, di momenti di approfondimento durante conferenze e workshop. Un’aerea garden di 3000mq con la presenza di espositori e zona chill-out, sarà “un luogo di aggregazione, formativo e di scambio per lavoratori, esperti, appassionati e chiunque sia incuriosito da questo settore riemergente in continuo fermento ed espansione” per dirla con le parole dell’Associazione stessa nel presentare la Fiera .“Un appuntamento importante in cui le principali aziende di produzione e trasformazione, italiane ed estere, saranno presenti per condividere con i visitatori i tantissimi benefici della canapa per l’uomo e per l’ambiente” si legge ancora sul sito ufficiale. Un evento simile avrebbe dovuto svolgersi a Torino per celebrare i “WeeDays”. Alle ore 18 del 5 ottobre sarebbe dovuta partire per la su terza edizione la “Fuma Parade” e, tra le partecipazioni politiche, era stata segnalata la presenza di Pippo Civati, ex PD e leader del partito politico Possibile, il quale vanta una lunga presenza nella discussione su come cambiare le cose rispetto alla cannabis. Eppure il suo appoggio, come quello del Coordinamento Regionale Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa non è bastato e i “WeeDays” sono stati cancellati “a cause della mancata concessione delle autorizzazioni necessarie”come si legge nel comunicato ufficiale postato su Facebook. Le associazioni organizzatrici si scusano pubblicamente con il pubblico ma soprattutto con gli artisti e operatori di questo evento che si sarebbe dovuto concludere domenica 9 ottobre con l’Indipendent Marijuana Meeting, un lungo incontro per richiamare all’esigenza di un movimento di liberazione nazionale unitario e a cui avrebbero dovuto partecipare esperti,associazioni e rappresentanti dei Radicali e Rifondazione Comunista.weedday-torino-italy Rispetto all’obiettivo prefissato da ciascuno dei due eventi è interessante che mentre nel primo caso la Fiera di Napoli si propone di parlare di canapa sotto un profilo di risorsa ecologica nel settore agricolo, energetico, medico, ricreativo, tessile, cartaceo, nella bio-edilizia e in ogni altro possibile settore di applicazione e quindi mette in secondo piano l’uso ricreativo della canapa, a Torino gli organizzatori avevano da subito esplicitato nel programma che lo scopo dei “WeeDays” era inanzitutto un servizio di informazione sull’utilizzo consapevole della canapa, nella conoscenza dei suoi derivati ed in particolare per la libertà di coltivazione a scopo terapeutico e ricreativo. Due aspetti diversi quindi, ma che mirano entrambi ad un processo di sensibilizzazione diretto a tutti i diversi ambiti in cui la canapa puo’ essere impiegata ma che nel loro “scopo formale” richiamano attenzioni diverse. Peccato perché entrambe, come quasi tutte le campagne di informazione della canapa nascono dal basso, senza grandi sponsorizzazioni o patrocini, perché sono tante, tantissime le persone che in Italia consumano o coltivano canapa; sono in tanti a conoscerne gli enormi benefici e che vogliono toglierle questo senso di criminalità di dosso, partendo dall’informazione condivisa, creando eventi come quelli di Napoli e Torino per promuovere, comunicare, formare, sensibilizzare , avvicinare e rendere partecipi tutti rispetto alle innovazioni e ai progressi riguardanti l’industria della canapa, cercando di scardinare i pregiudizi socio-culturali che si oppongono alla sua reale e massiva reintroduzione nel contesto Italiano. Per Torino, forse dunque dovuto all’esplicito riferimento alla difesa della libertà di fumare l’ostracismo delle autorità ha fermato o forse solo rinviato questa manifestazione, chissà se a scopo puramente politico, ma non preoccupatevi, noi ci vediamo a Napoli.
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