Passo storico verso la depenalizzazione
Sollevata questione di legittimità costituzionale per la coltivazione ad uso personale
Sollevata questione di legittimità costituzionale per la coltivazione ad uso personale
La notizia potrebbe avere portata storica. Il caso è quello di un commerciante di Brescia il quale è stato processato e condannato in primo grado per coltivazione di cannabis ad otto mesi di reclusione e € 1000 di multa. Fin qui nessuna novità.
Il fatto nuovo subentra lo scorso 10 marzo, quando la Corte d'Appello di Brescia, accogliendo il ricorso dei legali dell'imputato, l'Avv. Claudio Miglio e l'Avv. Lorenzo Simonetti, ha sollevato questione di legittimità alla Corte costituzionale con riferimento al reato di coltivazione di cannabis per uso personale.
L'ordinanza di rimessione alla Consulta rappresenta, dunque, una novità storica e se la Corte appoggerà la lettura per la quale anche la coltivazione per uso personale, quindi in assenza di indizi di spaccio, è da considerarsi a tutti gli effetti da equiparare al possesso, allora la strada verso la depenalizzazione di fatto della coltivazione di cannabis sarà spianata.
Per il momento il principale effetto di questa novità sarà quello di spingere le Corti a sospendere i giudizi in processi in corso nei quali gli imputati siano accusati di coltivazione di marijuana per uso personale.
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