Tilt antiproibizionista a Roseto degli Abruzzi

Soft Secrets
08 Nov 2011

Tilt antiproibizionista a Roseto degli Abruzzi con un intervento del dr. Lester Greenspoon.


Tilt antiproibizionista a Rosseto degli Abruzzi con un intervento del dr.Lester Greenspoon.

Allo spazio extraball del campo Tilt di Rosseto degli Abruzzi si è tenuta un dibattito dal titolo 
"Vienna 2012: la fine del mondo... proibizionista" con video messaggi di Marco Morandi e Luca o'Zulu (99 posse), in collegamento con Lesther Grinspoon (University of Harvard), Paolo Cento, Gennaro Maulucci (Canapai-Hemporium), Alessandra Viazzi (PIC), Alessandro Buccolieri detto Mefisto (MMM), Giancarlo Cecconi (Ascia), Giuseppe Bortone (Cgil), Ylenia Daniello.E' tempo di agire per il movimento antiproibizionista italiano che ha scelto una parola d'ordine dal sapore profetico per arrivare preparati ad una possibile rivoluzione copernicana prevista dall'ex segretario uscente Kofi Annan e da numerose personalità del mondo della politica e della cultura:"Vienna 2012: la fine del mondo...proibizionista"

Le prime fasi di questo passaggio sono state tratteggiate in un seminario coordinato da Ylenia Daniello di Tilt che ha visto coinvolto dall'Università di Harvard il Professor Lester Grinspoon autore di Marijuana, la medicina proibita con Paolo Cento di SEL, Alessandra Viazzi del collettivo pazienti impazienti cannabis PIC, Gennaro Maulucci della rete Grow shops e Giancarlo Cecconi per ASCIA.Il 22 ottobre è seguita una entusiasmante rentrèe di parti significative del movimento italiano. Greenspoon è considerato assieme a Grotenhermen in Germania uno dei principali scienziati che ha riscoperto la canapa in medicina:

...Quando cominciai a occuparmi della marijuana! nel 196 7, non dubitavo che si trattasse di una droga molto nociva che, sfortunatamente, veniva usata da un numero sempre maggiore di giovani incoscienti che non ascoltavano o non potevano capire i moniti sulla sua pericolosità. La mia intenzione era di descrivere scientificamente la natura e il grado di questa pericolosità. Nei tre anni successivi, mentre passavo in rassegna la letteratura scientifica, medica e profana, il mio giudizio cominciò a cambiare. Arrivai a capire che anch'io, come molte altre persone in questo paese, ero stato sottoposto a un lavaggio del cervello. Le mie credenze circa la pericolosità della marijuana avevano scarso fondamento empirico. Quando completai quella ricerca, che ha rappresentato la base per un libro, mi ero ormai convinto che la cannabis fosse considerevolmente meno nociva del tabacco e dell'alcol, le droghe legali di uso più comune. Il libro fu pubblicato nel 1971; il suo titolo, Marihuana Reconsidered, rifletteva il mio cambiamento di ve! dute....

Allora io credevo ingenuamente che, una volta che la gente avesse capito che la marijuana era molto meno pericolosa di altre droghe già legalizzate, avrebbe favorito la sua legalizzazione. Nel 1971 io prevedevo fiduciosamente che la cannabis sarebbe stata legalizzata per gli adulti entro il decennio. Non avevo ancora imparato che le droghe illecite hanno una proprietà molto strana: non sempre chi ne fa uso si comporta irrazionalmente, mentre ciò accade sicuramente a molti non- consumatori. Invece di rendere la marijuana legalmente disponibile agli adulti, abbiamo continuato a criminalizzare molti milioni di americani. Circa 300.000 persone, per lo più giovani, vengono arrestate a causa della marijuana ogni anno, e il clima politico si è ormai deteriorato così gravemente che è diventato difficile discutere sulla marijuana in modo aperto e libero...

Così affermava Greenspoon nel libro "Marijuana la medicina proibita" pubblicato nel 1993 ed ora, nel 2011 inoltrato, il Professore è costretto a ribadire per l'ennesima volta lo stesso concetto.

Dopo un veloce ripasso su tutti i benefici che in tutti questi anni ha riscontrato dall'assunzione di cannabis, per contrastare numerose patologie, spesso invalidanti o addirittura letali, il professor Grinspoon, ci parla delle nuove scoperte in campo medico per quanto riguarda cannabinoidi che fino a qualche anno fa venivano considerati minori, il CBD (cannabidiolo) e il CBN (cannabinolo).

Per anni si è preso in considerazione unicamente il THC (tetraidrocannabinolo) essendo l'unico cannabinoide considerevolmente psicoattivo, ma poi si è scoperto che altri cannabinoidi (soprattutto il CBD e il CBN) hanno un ruolo fondamentale nel modulare l'assunzione organica di THC, ma soprattutto che questi cannabinoidi hanno specifiche proprietà curative, indipendentemente dal cannabinoide principale (THC).

Il discorso è abbastanza complicato e vasto e il professore rimanda, per ulteriori chiarimenti al suo sito : http://marijuana-uses.com/

A questo punto, il Dottor Grinspoon chiede se ci sono domande da parte del pubblico e chiaramente

le domande ci sono, ma sono principalmente concentrare sull'aspetto politico più che farmacologico.

"Dottor Grinspoon, come è cominciata la guerra alla marijuana e dove, ma soprattutto perché?"

La risposta del professore è fin troppo scontata per chi si è anche solo da poco avvicinato alla questione cannabis e proibizionismo. Il tutto nasce negli USA negli anni 30 del secolo scorso:

"...grosse multinazionali (farmaceutiche, tessili, e del petrolio) fecero tanta pressione sul governo per la messa al bando di questa pianta per difendere i propr! i interessi economici, fino a formare un bureau "anti-mariju! ana" c he prese il posto del dipartimento dismesso, che fino ad allora si era occupato di proibire gli alcolici, mettendoci a capo Harry Jacob Anslinger marito della nipote di Andrew W. Mellon, ministro del Tesoro USA e famoso banchiere! Anslinger, reale ambasciatore degli interessi industriali, cominciò una vera e propria campagna terroristica contro la cannabis e i suoi consumatori, manipolando dati e inventandosi di sana pianta articoli di cronaca nera e commissionando un ridicolo e propagandistico film "Reefer Madness" che mostrava i pericoli insiti nella diffusione dei cannabinoidi tra i giovani e se a questo aggiungiamo che agli inizi del XX° secolo le case farmaceutiche iniziarono la loro ascesa con la produzione massiva di aspirina e barbiturici, risulta chiaro come la cultura millenaria della canapa e dei suoi usi benefici subì un vero e proprio attacco concentrico da parte della potenza industriale del petrolio, della carta e dei farmaci..."

Professore, fino ad ora abbiamo parlato dei benefici che la cannabis in campo farmacologico può dare, ma vorrei chiederle della nocività. Ogni farmaco ha delle controindicazioni più o meno gravi, quali sono quelle della cannabis? Quanto può essere nociva?...ed eventualmente questa nocività può giustificare una repressione così globale, violenta e duratura?

"Safe" ...sicuro ...è la parola che è stata usata di più per rispondere a questa domanda. Il dottor Grinspoon ribadisce con forza che la cannabis è la sostanza più sicura in commercio:

"...e le controindicazioni sono minime se non nulle e logicamente la ragione di un comportamento così repressivo non va cercata nei danni che potrebbe portare la cannabis all'organismo, ma bisogna ricercare le motivazioni in ambito sociale ed economico..."

Anche le successive! domande vertono sulla questione politica e di potere della re! pression e, in effetti la domanda sorge spontanea:

"se un emerito professore, ricercatore e psichiatra che studia la cannabis e i cannabinoidi da quasi 50 anni, ti dice che il pericolo di assunzione è praticamente nullo, come diavolo è possibile che in quasi 80 anni tanta gente sia stata perseguitata, incriminata, imprigionata, distrutta...senza che l'opinione pubblica si sia mai ribellata?"

"...Potere, Propaganda, Proibizione...queste sono le tre uniche controindicazioni, a volte letali, della cannabis..."

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