Un ex-ministro danese in tribunale per legalizzare la cannabis.

Soft Secrets
04 Nov 2017
Traduzione dell’articolo di LeMonde.fr pubblicato il 2 novembre 2017: http://www.lemonde.fr/m-actu/article/2017/11/03/un-ex-ministre-danois-va-en-justice-pour-legaliser-le-cannabis_5209480_4497186.html In Danimarca l’importazione di cannabis medica è vietata. Manu Sareen, che ne ha constatato su se stesso i benefici terapeutici ha sporto denuncia contro lo Stato per violazione della legislazione europea.

Tutto comincia durante una riunione del governo nel 2014. Manu Sareen, 47 anni, allora membro di Sinistra Radicale e incaricato di 4 portafogli -infanzia, integrazione, pari opportunità e affari sociali – inizia a grondare sudore. Un funzionario gli misura i battiti del polso: sono molto alti, 150 al minuto. Il suo medico gli prescrive da subito una serie di sonniferi. Non le prenderà mai: “Mi avrebbero distrutto la vita. Non avevo proprio voglia di diventare uno zombie”.

L’ex ministro ha rivelato solo a inizio anno di aver cominciato, su consiglio di un amico, a sostituire i sonniferi con dell’olio contenente una forte dose di CBD, una delle molecole presenti nella cannabis. “Dopo solo qualche giorno dormivo come un bambino e tutti i sintomi legati allo stress erano scomparsi”. Sareen rimpiange di non averne parlato pubblicamente a quell’epoca, visto che era ancora al governo. “Avrebbe dato luogo ad un dibattito pubblico, del quale oggi abbiamo veramente bisogno.”

Sareen, oggi autore di libri per bambini, è diventato il capofila per la legalizzazione della cannabis medica in Danimarca. Venerdì 27 ottobre ha annunciato di aver presentato denuncia contro Lo Stato danese, accusato di violare le norme europee sulla libera circolazione delle merci attraverso il divieto e la criminalizzazione dell’importazione di cannabis medica proveniente dagli altri Stati membri.

Infatti sebbene dal 2011 i medici danesi possono prescrivere cure a base di cannabis “sintetica” ai pazienti affetti, ad esempio, da sclerosi multipla oggi sono ancora in pochi ad accedere di fatto alla terapia. I malati, racconta Manu Sareen, spesso non hanno altra scelta che ordinare la cannabis via posta o ricorrere allo spaccio del mercato nero: “Ho incontrato delle persone anziane che si erano viste entrare in casa la polizia con una multa di 3000 corone (400 euro). Sono rimasti tutti indignati.”

A partire dal 1 Gennaio 2018 e durante i seguenti 4 anni 1500 pazienti saranno selezionati per partecipare ad un esperimento clinico. Se si concluderà positivamente potrà evolversi in un progetto di legge che autorizzerà l’utilizzo di cannabis medica, a partire dal 2024. Un tempo troppo lungo per Manu Sareen e l’associazione dei pazienti che presiede. L’ex ministro insieme a questi ultimi hanno quindi lanciato una campagna di raccolta fondi che si chiama “Legalizzare la Natura” (Legalize Nature) per finanziare i loro progetti e hanno dichiarato di essere pronti ad arrivare fino alla Corte di Giustizia europea.

Il direttore dell’Agenzia del farmaco danese, Thomas Sendeovitz, dubita dei fondamenti giuridici di questa denuncia e sottolinea anche l’importanza di fare ricerca prima di legiferare. In Danimarca la questione è inoltre ancor più controversa in quanto il paese è spesso oggetto di esplosioni di violenza dovute all’assenza di regole sulla cannabis. Un esempio: una guerra tra gangs rivali che si combattono per il controllo del mercato della droga a Copenaghen. Per alcuni partiti politici dunque la riduzione della criminalità sarebbe già un effetto positivo della legalizzazione.

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