Limiti di THC negli alimenti finalmente pubblicati in Gazzetta Ufficiale

17 Jan 2020

Dopo una lunghissima serie di rinvii e peripezie i limiti del THC degli alimenti sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale


Limiti di THC negli alimenti. Dopo una lunghissima serie di rinvii e peripezie i limiti del THC degli alimenti sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale

Via libera ufficiale ai derivati alimentari della cannabis in Italia con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che fissa i limiti Thc negli alimenti.

Il decreto rilasciato dal Ministero della Salute ufficializza che il limite massimo di Thc per i derivati dai semi di cannabis sativa per farina di semi e gli integratori contenenti alimenti derivati, è di 2 milligrammi per chilo, mentre per l'olio ottenuto da semi è di 5 milligrammi per chilo.

Si chiarisce finalmente un aspetto importante sul quale si svilupparono le prime filiere e microfiliere della canapa negli anni passati. I limiti di THC nel settore alimentare contribuirà a far lavorare in maggiore serenità gli operatori del settore, nonché a fornire prospettive illimitate di sviluppo per un settore importantissimo in Italia.

Come è ben noto la qualità e la salubrità dei semi di canapa con i relativi valori nutrizionali nella dieta alimentare diventa, a maggior ragione, cruciale per utilizzare il cibo come propria medicina naturale.

Limiti Thc negli alimenti, le reazioni di Federcanapa e Coldiretti

Sui limiti di Thc per alimenti si è espressa ieri Federcanapa: "L’entrata in vigore del decreto sul THC degli alimenti di per sé è una buona notizia, se pur tardiva, perché finalmente mette l’industria alimentare italiana della canapa in condizione di iniziare a operare in chiarezza.

Dopo la nota sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione nel maggio scorso, abbiamo assistito a un proliferare di sequestri indiscriminati che hanno colpito persino i prodotti alimentari a base di semi, malgrado fossero già stati riconosciuti leciti e regolarmente commercializzati quantomeno dal 2009. Il nuovo decreto è un segnale da parte delle Istituzioni per riportare la discussione sulla canapa industriale nei binari della legalità e dell’onestà intellettuale".

"L'attesa pubblicazione in Gazzetta dei limiti di Thc negli alimenti fa chiarezza su un settore che negli ultimi anni - rileva Coldiretti - ha visto un vero e proprio boom, dai biscotti e dai taralli al pane, dalla farina all'olio: ma c'è anche chi la usa per produrre ricotta, tofu e una gustosa bevanda vegana, oltre che la birra.

Dalla cannabis si ricavano inoltre oli usati per la cosmetica, resine e tessuti naturali ottimi sia per l'abbigliamento, poiché tengono fresco d'estate e caldo d'inverno, sia per l'arredamento, grazie alla grande resistenza di questo tipo di fibra.

Se c'è chi ha utilizzato la cannabis per produrre veri e propri eco-mattoni da utilizzare nella bioedilizia per assicurare capacità isolante sia dal caldo che dal freddo, non manca il pellet per il riscaldamento che assicura una combustione pulita".