Con la variante Gamma in Uruguay è boom di Cannabis

Marco Ribechi
16 Aug 2023

Uruguay, nel 2023 già venduta nelle farmacie tanta marijuana quanto l’intero 2022. L’aumento sembra dovuto all’introduzione della variante Gamma con una più alta concentrazione di Thc: «Vogliamo che chi consuma a livello ricreativo preferisca la fonte legale al mercato nero»


VARIANTE GAMMA

In Uruguay nel corso del 2023 è stata venduta la stessa quantità di cannabis nelle farmacie rispetto all'anno precedente, pertanto l'Istituto di Regolamentazione e Controllo della Cannabis (Ircca) stima che quest'anno chiuderà con il doppio delle vendite rispetto al 2022.

La principale ragione della crescita è attribuita alla commercializzazione di una terza variante, conosciuta come Gamma, che ha un maggiore contenuto di tetraidrocannabinolo (THC) e ha attirato consumatori di marijuana ricreativa verso il mercato legale. Fino alla fine del 2022 c'erano due varianti di marijuana nelle farmacie, Alfa e Beta, poi a dicembre è stata introdotta la variante Gamma dopo un’attenta analisi di mercato che indicava che le persone cercavano un prodotto con maggiore psicoattività. Juan Ignacio Tastás, direttore esecutivo dell'Ircca, ha detto che raggiungere questo risultato ha richiesto anni di lavoro: «Uno degli obiettivi è creare una fonte sicura che allontani le persone dai consumi o dai luoghi problematici per entrare nel mercato legale. La performance che abbiamo avuto è stata molto buona, al punto che già a metà del 2023 abbiamo raggiunto il consumo dell'intero anno precedente. Rivedendo i numeri, stimiamo che il 2023 avrà il doppio del consumo del 2022».

Considerando il dato dell’aumento degli iscritti al sistema ha poi continuato: «Non stiamo cercando di far consumare più marijuana alle persone, al contrario vogliamo che le persone che consumano a livello ricreativo abbiano un'opzione sicura per farlo». 

 

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MERCATO IN CRESCITA

L’Uruguay ha registrato un aumento delle registrazioni di acquirenti presso il Correo Uruguay per accedere al sistema di cannabis attraverso le farmacie e, allo stesso tempo, persone già registrate da tempo ma che non comparivano con consumi recenti hanno iniziato a riprenderli mostrando che si stavano rifornendo attraverso altre vie.

La registrazione per il sistema di acquisto di marijuana nelle farmacie cresceva di circa 400 persone al mese ma, a partire da dicembre con l'aggiunta della variante Gamma, è salita a 800 e ha continuato a crescere, arrivando a 3.500 nuove registrazioni a marzo. All'inizio del 2023, c'erano 51.257 persone registrate per l'acquisto di marijuana nelle farmacie e in sei mesi questo numero è aumentato di quasi 10.000 unità, raggiungendo 61.129. 

VARIANTE EPSILON

L'Ircca sta sviluppando una quarta variante di marijuana per la vendita nelle farmacie chiamata Épsilon, che si prevede sarà sul mercato a metà dell'anno prossimo. La variante Gamma è prevalentemente indica (con un effetto generalmente definito come rilassante e calmante) e l'Épsilon avrà livelli di THC simili a quelli della Gamma, ma con predominanza sativa (più legata a un effetto psico-stimolante ed energizzante). «Sono sempre varietà ibride prosegue Tastàs - le sativa sono più accettate delle indica, quindi presumiamo che questa nuova varietà sativa potrebbe avere un impatto simile nel dinamizzare il mercato della Gamma e, in qualche modo, riuscire a spingere le persone che consumano in altri luoghi a rivolgersi al sistema formale di vendita nelle farmacie». 

IL SISTEMA DELLE FARMACIE

L'aggiunta di ulteriori farmacie come punti di vendita legali di marijuana è stata una delle questioni su cui ha lavorato l'Ircca, nel 2020 c'erano 17 farmacie ora ce ne sono 37. «Alcune farmacie avevano un po' di timore nel entrare nel sistema, ma hanno visto che è un lavoro legittimo, senza problemi, che genera un ritorno interessante per quelle che aderiscono al sistema, e questo ha fatto sì che si unissero più farmacie. Infatti, abbiamo alcune farmacie in lista d'attesa che incorporeremo man mano che ci sarà disponibilità aggiuntiva del prodotto, perché non vogliamo generare una situazione di stress nel sistema».

Per quanto riguarda i club cannabici, l'Ircca ha come politica quella di abilitare rapidamente quelli che si presentano e che soddisfano i requisiti necessari in base alla normativa vigente. Nel 2022 c'è stato un record di ingresso di club e nel 2023 alcuni stanno chiudendo, il che, secondo Tastás, è dovuto a una certa saturazione. Attualmente ci sono più di 300 club. 

 

Fonte "La diaria politica"

 

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Marco Ribechi