Dati Europei sulla Cannabis: Spagna la più multata

Marco Ribechi
05 Sep 2022

Nonostante i social club e la possibilità di coltivare la Spagna è il paese in Europa in cui il consumo di cannabis è più sanzionato pur essendo al terzo posto per consumo, secondo i dati del rapporto 2022 dell'Osservatorio europeo sulle droghe. A creare il paradosso è la legge 4/2015 sulla sicurezza dei cittadini, meglio conosciuta come legge bavaglio che stabilisce multe comprese tra 601 e 30.000 euro per detenzione o consumo di stupefacenti in luoghi pubblici


Il 43% degli illeciti amministrativi o penali commessi in Europa per possesso di marijuana avviene in Spagna dove però la pianta è altamente tollerata e diffusa.

La statistica dell'Osservatorio europeo, che raccoglie i dati 2020 forniti da ciascun Paese, è devastante. In quell'anno sono stati registrati in Spagna 258.379 interventi per uso o possesso di cannabis, 69.926 in più rispetto alla Germania - il secondo Paese più punito -, cinque volte in più rispetto alla Turchia e quasi otto in più rispetto al Belgio, terzi e quarti in graduatoria. Semplificando si può dire che ogni dieci sanzioni quattro sono state effettuate in Spagna con una quota molto vicina alla metà dei 600.802 registrati nei 17 paesi europei che hanno fornito dati all'Osservatorio sulla droga, l'organo consultivo dell'UE in materia e con sede a Lisbona. Nel 2019 la Spagna aveva notificato all'Osservatorio 318.326 azioni per possesso o uso di cannabis, cifra che rappresentava il 46% delle sanzioni amministrative o penali imposte nel continente.

Nonostante questo la Spagna non è il Paese europeo dove si consuma più cannabis. Infatti il primo stato in Europa è la Repubblica Ceca seguita dalla Francia dove circa l’11% della popolazione utilizza la Cannabis. Seguono Spagna, con 10.5, Croazia e Italia, con 10.2, e Paesi Bassi, con 10.1. 

La Repubblica Ceca, tuttavia, ha segnalato solo 4.195 interventi contro l'uso illegale di cannabis, un numero 62 volte inferiore alle sanzioni imposte in Spagna, mentre la Francia non ha fornito dati all'Osservatorio europeo. Dal canto suo, la Croazia ha riportato 4.810 interventi e l'Italia 24.785. Tutti questi paesi hanno già un programma che regola l'uso medicinale della cannabis, di cui la Spagna è ancora sprovvista sebbene sia già stato approvato dal Congresso per lanciarlo entro la fine di quest'anno.

In soli sei anni sono state effettuate oltre 800mila sanzioni fino al 2020, ultimo anno in cui il ministero dell'Interno ha pubblicato i dati nei suoi annuari statistici. Solo nel 2020 la riscossione per questo tipo di sanzioni raggiunse i 62,5 milioni di euro. Nel 2019, un anno prima dell'inizio della pandemia, le sanzioni per droga ammontavano a 115,7 milioni e nel 2018 a 116,7. Secondo queste cifre, circa il 70% di tutte le multe inflitte dall'applicazione della legge sul bavaglio ha origine dal consumo di droghe negli spazi pubblici, in particolare la cannabis, che è la sostanza più consumata in Spagna.

LEGGI ANCHE: Svizzera prove di legalizzazione, sì al progetto pilota

 

Le organizzazioni dei consumatori di cannabis hanno denunciato in numerose occasioni la persecuzione che subiscono chiedendo l’abrogazione della legge bavaglio. Tra le proposte anche quella di ridurre da grave a minore il reato per detenzione di sostanze stupefacenti in luogo pubblico, il che significherebbe una diminuzione notevole dell'importo delle multe che arriverebbero a un massimo di 600. 

Ana Afuera, portavoce della Confac - Confederazione Spagnola delle Federazioni Cannabis - sostiene che le sanzioni contro i consumatori di cannabis sono diventate una sorta di "tassa mascherata" in un paese come la Spagna, dove è stato compiuto il passo di non penalizzare il consumo, ma è rimasto un reato amministrativo senza averne regolamentato l'uso. Secondo Afuera, sono pochi i paesi europei che utilizzano, come la Spagna, la via amministrativa per sanzionare il consumo o il possesso di sostanze stupefacenti negli spazi pubblici senza la necessità di aprire un procedimento giudiziario. 

Resta da determinare in che modo il regolamento sulla cannabis medicinale approvato dal Congresso lo scorso giugno influirà sull'applicazione della legge bavaglio. Il parere della Camera ha esortato l'Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari, un organismo del Ministero della Salute, ad approvare entro un periodo massimo di sei mesi un regolamento secondo il quale la cannabis deve essere prescritta da medici specializzati. Secondo le organizzazioni dei pazienti, tra le 200.000 e mezzo milione di persone in Spagna usano la cannabis come medicina per curare vari disturbi e malattie, tra cui dolore cronico, sclerosi multipla, fibromialgia e cancro. Tutte queste persone attualmente possono essere sanzionate dalle forze di sicurezza con una multa nel caso in cui violino la legge bavaglio come ad esempio per il possesso di cannabis negli spazi pubblici o per avere una pianta di marijuana sul balcone di casa visibile dalla strada.

LEGGI ANCHE: Cannabis medica italiana, la carica dei 101 (kg)

 

M
Marco Ribechi