Germania, legalizzazione a rischio?

Soft Secrets
20 Mar 2023

A Bruxelles è arrivato il tempo di prendere decisioni sulla cannabis ma L'UE reagisce con cautela alla spinta tedesca per la legalizzazione. Infatti la Germania ha già ufficialmente presentato il suo piano per legalizzare completamente la cannabis a scopo ricreativo. Ma le leggi della Comunità Europea - dal mercato unico, al traffico di sostanze stupefacenti - minacciano di rovinare la festa a Berlino. A meno che la Germania non riesca a convincere l'UE…


L'Europa, generalmente molto liberale, si è sempre dimostrata timida quando si è trattato di legalizzare la cannabis per uso ricreativo.

Ora, la spinta della Germania per la legalizzazione, guidata dalla coalizione progressista attualmente al potere, sfida l'UE a capire esattamente come l'erba ricreativa possa essere inserita nei regolamenti della Comunità. La domanda è: Bruxelles si adatterà e aprirà la strada alla legalizzazione della cannabis ricreativa in tutta l'Unione? O i piani della Germania andranno in fumo?

Ora, la Germania vuole legalizzare l'intera catena di valore della produzione di cannabis, che comprende la produzione, il commercio e la vendita. Questo è molto di più di quanto attualmente si concede il più importante Paese europeo favorevole all'erba, l'Olanda, dove è tollerata solo la vendita in ambienti autorizzati. E poiché la Germania vuole assicurarsi che i suoi piani sulla legalizzazione siano conformi al diritto dell'UE, Bruxelles deve reagire. Per ora, la Germania e la Commissione stanno discutendo in via preliminare, scambiandosi argomentazioni e dossier.

La procedura di notifica ufficiale - uno strumento a disposizione dei governi per garantire che la loro legislazione rispetti il diritto dell'UE - è iniziata con il 2023 ma, nel momento in cui scriviamo questo articolo, non è ancora stata comunicata una data in cui verrà reso pubblico il commento della Commissione. Dopo la procedura di notifica, Bruxelles potrà dire ai Paesi membri dell'UE se e come intende gestire la cannabis ricreativa in futuro: cosa sarà permesso, come sarà regolato il mercato e come sarà tassato il mercato. L'UE attualmente limita la maggior parte delle iniziative sulla cannabis a scopo ricreativo. In base a una decisione del Consiglio del 2004 sul traffico di droga, molte attività legate all'erba sono criminalizzate. Tuttavia, ciò non si applica alla marijuana terapeutica.

fumo

Alcuni Paesi - tra cui l'Italia - hanno approfittato di questa esenzione medica: 16 Paesi dell'UE consentono l'uso della sostanza per scopi sanitari. Altri paesi, come i Paesi Bassi e il Portogallo, sono andati oltre e hanno depenalizzato il consumo ricreativo di cannabis.

Recentemente, Malta e il Lussemburgo hanno perseguito politiche di legalizzazione del consumo ricreativo per uso personale, ma si sono fermati alla creazione di un mercato ricreativo legale, come vuole la Germania. Mentre i Paesi Bassi si sono fatti un nome per il consumo di cannabis a scopo ricreativo con il governo che tollera la vendita di erba nei coffee shop, la coltivazione e il commercio sono ancora vietati. Ciò significa che il modello olandese è tecnicamente conforme alle leggi dell'UE, ma ha creato un mercato nero poiché la produzione non è regolamentata.

Il governo di Berlino ha dichiarato di essere disposto ad apportare "singole modifiche/aggiornamenti a livello europeo" per accogliere la sua politica.

Tuttavia, Bruxelles deve fare i conti con diverse ambiziose prospettive: mantenere l'integrità del mercato unico, proteggere lo stato di diritto, rispettare gli interessi dei Paesi confinanti e rendere la politica antidroga dell'UE a prova di futuro. Il traffico di droga sarà infatti una delle principali preoccupazione. L'Accordo di Schengen del 1985, che ha abbattuto i confini nazionali, impegna i firmatari, tra cui la Germania, a "prevenire l'esportazione illecita di stupefacenti di ogni tipo, compresi i prodotti a base di cannabis, nonché la vendita, l'approvvigionamento e la distribuzione di tali sostanze". Tutti e nove i vicini della Germania fanno parte di Schengen. Ma questo è un terreno nuovo per l'UE, poiché non ci sono precedenti di un Paese membro che stabilisce un mercato legale per una sostanza precedentemente proibita nell'area Schengen. I Paesi di confine presteranno particolare attenzione alla posizione della Commissione sulla questione, ed è probabile che a Bruxelles le posizioni liberali e proibizioniste si scontreranno duramente. La speranza è che la Commissione non emetta giudizi "di pancia".

Infatti, se la Commissione disapproverà il piano, "la Germania non svilupperà alcun progetto di legge", ha dichiarato il Ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach durante la presentazione del progetto di legalizzazione lo scorso 26 ottobre. Le parole di Lauterbach dimostrano chiaramente che la Germania non realizzerà la sua ambiziosa visione della legalizzazione - cannabis proveniente da coltivazioni controllate, venduta in negozi autorizzati, con 20-30 grammi consentiti per uso personale - senza il supporto dell'Unione Europea. E dire di no al progetto tedesco, sarebbe davvero l'ennesima occasione sprecata.

 

Questo articolo è tratto dal numero 1/2023 della Rivista cartacea Soft Secrets.

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