Australia verso erba legale, i Verdi aggirano la legge

Marco Ribechi
30 Sep 2022

Una sentenza di 22 anni fa permetterebbe di scavalcare le disposizioni territoriali per una legalizzazione federale. Il portavoce dei Greens David Shoebridge: "I danni non sono causati dalla pianta ma dalla polizia e dal sistema penale, è ora di creare una legge ragionevole sulla droga"


Il partito australiano dei Verdi afferma che è possibile legalizzare, basta aggirare la legge. Sta facendo discutere in tutto il mondo l’affermazione del partito ambientalista del paese oceanico dove presto potrebbe cambiare l’approccio repressivo verso la pianta. A fornire la breccia nel sistema legale sarebbe una sentenza di circa 22 anni fa emanata dall’Alta Corte riguardo i brevetti sui cereali, quella stessa disposizione, a detta dei Verdi, potrebbe permettere di scavalcare le attuali leggi territoriali e legalizzare a livello nazionale. 

Il senatore dei Verdi e portavoce del partito, David Shoebridge – che nel suo primo discorso in parlamento ha dichiarato che avrebbe legalizzato la cannabis – ha affermato che gli esperti del governo stanno continuando a puntare sulla fallimentare “guerra alla droga” aggiungendo che la polizia e il sistema di giustizia penale sta causando molti danni, senza risolvere il problema. «I governi statali sono prigionieri di leggi, ordini del giorno e budget di sicurezza in continuo aumento, è tempo che il governo federale applichi leggi ragionevoli sulla droga» ha affermato Shoebridge.

I Verdi sono così ricorsi alla consulenza dell'esperto di diritto costituzionale, il decano dell'Università cattolica australiana Patrick Keyzer, che ha affermato come il caso del 2000 Grain Pool of WA contro il Commonwealth possa offrire un appiglio per regolamentare i diritti sulle varietà vegetali. Il professor Keyzer sostiene infatti che il Commonwealth ha il potere di regolamentare i diritti per ritrovati vegetali, quindi potrebbe regolamentare i ceppi di cannabis come varietà vegetali e inserirli in una lista di cui avrà il controllo normativo esclusivo.  Autorizzare il Commonwealth a regolamentare la coltivazione, la licenza e la vendita della cannabis, comprese le misure necessarie per creare un mercato nazionale legale della cannabis, annullerebbe le leggi statali e territoriali che criminalizzano la marijuana. Per questo stanno redigendo un disegno di legge sul tema.

Shoebridge
David Shoebridge

«Per troppo tempo ci è stato detto di aspettare la riforma della legge sulla cannabis, anche quando è ovvio che la maggior parte dei danni sono causati è dalla polizia e dalla guerra alla droga, non dalla pianta. La cannabis ricreativa è apprezzata da milioni di persone in Australia e in tutto il mondo, e fingere il contrario è sempre più ridicolo. I dati dicono che almeno il 40% degli australiani ha fatto uso di cannabis e qualsiasi legge che renda quasi la metà di noi criminali deve essere cancellata per sempre».

Nella proposta dei Verdi si dovrà prendere in considerazione il numero appropriato di piante che un individuo può coltivare legalmente, le sanzioni per la vendita o la distribuzione illegale, anche ai minori, le misure fiscali, il divieto all'industria del tabacco e dell'alcol di entrare nel mercato della cannabis e il ruolo delle cooperative di coltivatori.

Intanto, nel Victoria, i Greens sono favorevoli a un programma nazionale per legalizzare la cannabis ricreativa da parte degli adulti. Ellis ha affermato che è «Quasi inevitabile che la cannabis diventerà legale nel Victoria, dato che è stato il primo stato australiano a legalizzare l'accesso alla cannabis medicinale nel 2016. L'abbiamo visto accadere nelle giurisdizioni di tutto il mondo, si inizia con un rigido regime di cannabis medicinale, in seguito sempre più persone ricevono prescrizioni e poi il passo successivo è un mercato ricreativo per adulti».

Ben 15 organizzazioni dei settori sanitario, indigeno, legale e giovanile hanno scritto una lettera aperta al premier, Daniel Andrews, esortandolo a impegnarsi a depenalizzare la cannabis prima delle elezioni di novembre. La lettera è stata consegnata mercoledì alla leader del partito Reason, Fiona Patten, che ha anche messo la legalizzazione della cannabis in cima alla sua agenda politica se rieletta a novembre. All'inizio di quest'anno è riuscita a ottenere un impegno dal governo per la depenalizzazione del possesso e dell'uso di piccole quantità di sostanza.

Sam Kidd, del gruppo di riforma della legge sulla droga Unharm, ha infine affermato che da quando Andrews è diventato premier, la polizia del Victoria ha arrestato più di 50.000 persone per aver usato cannabis, tra cui aborigeni, persone di colore, giovani e persone senza fissa dimora. «Il nostro messaggio è chiaro e inequivocabile. Depenalizzare la cannabis è la cosa giusta da fare. Renderà il Victoria più giusto, più giusto e migliore per tutti» ha affermato Kidd, indicando l'ultimo National Drug Strategy Household Survey, che ha rilevato che il 77% dei vittoriani ha sostenuto la legalizzazione. 

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Marco Ribechi