Dalla Regione Toscana sì all'aumento di produzione della cannabis terapeutica

Soft Secrets
18 Jun 2019

Negli scorsi giorni in Regione Toscana è stata presentata una mozione per aumentare la produzione di cannabis terapeutica presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze


Incrementare la produzione di cannabis terapeutica allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, l'unico abilitato alla produzione in tutta Italia, e attivarne di nuovi per rispondere a un fabbisogno sempre crescente.

E' quello che si chiede con la mozione “in merito all'aumento della produzione di cannabis per uso terapeutico in Italia" promossa dal consigliere regionale Giacomo Bugliani (Pd), presidente della commissione Affari istituzionali dell'assemblea toscana, approvata oggi dall'aula e rivolta alla giunta.

Come detto, in Italia a tutt'oggi la coltivazione della 'cannabis di Stato' è autorizzata solo al farmaceutico militare di via Reginaldo Giuliani, impianto che fa capo al Ministero della Difesa.

La produzione di cannabis terapeutica in Italia per il 2018 è stata di circa 150 chilogrammi, a fronte di un fabbisogno nazionale di 800 chilogrammi, garantito quindi solo dalle importazioni, in particolare dall'Olanda: un acquisto che costa molto alle casse dello Stato e che non garantisce la stessa qualità di prodotto garantita dallo stabilimento fiorentino.

La maggioranza in Regione si era già attivata su questo fronte in passato con la mozione ''in merito all'individuazione del complesso gestito dal Centro militare veterinario (CeMiVet) a Grosseto quale centro autorizzato per la coltivazione della cannabis terapeutica'', promossa dal capogruppo Leonardo Marras e approvata dal consiglio regionale nella seduta del 18 aprile 2018, che sollecitava la Giunta a valutare la possibilità di creare un nuovo polo per la coltivazione della cannabis terapeutica all'interno di suddetta struttura.

Il fabbisogno è cresciuto molto ultimamente, anche in seguito alla 'liberalizzazione' della vendita nelle farmacie e al riscontro positivo riscontrato per la cura di moltissime patologie, cosicché i medici di famiglia prescrivono sempre più farmaci a base di cannabis.

“È ormai risaputo che la cannabis terapeutica è in grado di alleviare i sintomi di diverse patologie, anche gravi, quando le terapie convenzionali non risultano più sufficienti. Reperire questi farmaci però non è semplice ed è arrivato il momento di trovare una soluzione”, commenta Bugliani.  (Firenze Today)

Comunicato di ASACC promotore dell'iniziativa presentata in Regione  Toscana     

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