La cannabis è ancora la droga più usata in Europa?

Maria Novella De Luca
21 Jan 2023

Per decenni, la cannabis è stata la droga illecita più comunemente usata in Europa. Ancora più comune è il consumo di alcol e pillole, ma questi sono legali. È cambiato qualcosa in questo comportamento dei consumatori?


No, non molto è cambiato. La cannabis resta la sostanza maggiormente consumata, con oltre 22 milioni di europei adulti che ne hanno segnalato il consumo nell'ultimo anno, 78,6 milioni nell'arco della vita.

La Relazione europea sulla droga 2022: Tendenze e sviluppi, dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda), infatti, stima che nell'Unione europea circa 83,4 milioni di adulti di età compresa tra 15 e 64 anni, pari al 29%, abbiano fatto uso di sostanze illecite nell'arco della vita in maggioranza uomini (50,5 milioni) rispetto alle donne (33 milioni). Stima anche che nei Paesi dell'Ue nell'ultimo anno il consumo di cannabis abbia riguardato il 15,5% degli abitanti di età compresa tra 15 e 34 anni e che tra i 15 e i 24 anni il 19,1 % (9 milioni di persone) abbia consumato cannabis nell'ultimo anno, il 10,4 % (4,9 milioni) nell'ultimo mese. L'offerta si va man mano diversificando, con estratti e prodotti edibili ad alto contenuto di thc (il principio attivo) e quelli a base di cannabidiolo (cbd) a basso contenuto di thc. Sta cambiando anche il contesto politico in molti paesi, con una graduale regolamentazione della cannabis per uso medico e per altri usi.

Il consumo di cannabis tra i giovani adulti sembra essere rimasto abbastanza stabile nell'ultimo decennio in diversi paesi, ma è aumentato in alcuni paesi nordici (Danimarca e Finlandia). Negli ultimi anni sta aumentando anche in Francia e Germania.

Certo, davanti a questi numeri va fatta anche un’altra considerazione, che probabilmente non tutti gli utenti ammetteranno apertamente di usare o aver usato cannabis, almeno non finché la cannabis sarà illegale. Quindi è probabile che i numeri reali, siano più alti.

E poi c’è da considerare, come spiegato ancora nella Relazione europea sulla droga, che gli sviluppi nel settore della cannabis stanno anche creando nuove sfide per il modo in cui rispondiamo alla sostanza illecita più comunemente consumata in Europa.

Nell’ultimo decennio, ad esempio, i prezzi indicizzati della resina di cannabis e della cannabis in foglie e infiorescenze sono rimasti relativamente stabili, mentre il contenuto medio di thc di entrambe le forme della droga è aumentato.

Le politiche e le risposte normative alla cannabis, quindi, si trovano ad affrontare ulteriori sfide poste dalle nuove forme e dai nuovi usi di questa sostanza. Gli sviluppi in quest’area sembrano essere influenzati in parte dalla creazione di mercati della cannabis per uso ricreativo nelle Americhe e in parte dal maggiore interesse commerciale nello sviluppo di prodotti di consumo contenenti estratti dalla pianta di cannabis. L’ambito di applicazione delle politiche in materia di cannabis in Europa si sta gradualmente ampliando e ora comprende, oltre al controllo della cannabis illecita, la regolamentazione della cannabis per usi e forme medici e altri usi e forme emergenti, anche come ingredienti di prodotti alimentari e cosmetici. Queste dimensioni nuove ed esistenti delle politiche in materia di cannabis in Europa portano con sé una serie più ampia di considerazioni anche di salute pubblica. Ma soprattutto, volgendo lo sguardo al nostro Paese, la considerazione più evidente è l’urgenza di un’adeguata regolamentazione del settore da parte della politica. E in questo, l’esperienza di altri paesi può servire sicuramente da lezione, seppur con le dovute cautele, date le diversità istituzionali e culturali.

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Maria Novella De Luca