Sulle orme della Thailandia: i paesi pro Cannabis

Marco Ribechi
02 Feb 2023

La coltivazione della cannabis è stata legalizzata in Thailandia lo scorso anno. Ma quali paesi seguiranno questo buon esempio?


La Thailandia ha aperto la strada in Asia seguendo l’ondata di legalizzazione che sta investendo il mondo intero. Per questo, nel 2023, c'è una forte aspettativa che anche altri paesi saranno in grado di legalizzare la cannabis. Sicuramente, a seconda del tipo di governo, ci saranno restrizioni e limitazioni ma difficilmente sarà possibile continuare ad opporsi una volta che si raggiungerà la massa critica. 

Nel 2023 potrebbero succedere molte cose in Asia. Sebbene sia ancora illegale, la Corea del Sud, il Giappone e la Malesia stanno aprendo la strada agli usi farmaceutici, secondo l'agenzia stampa Reuters. Una vasta gamma di oli e caramelle gommose al CBD è ora disponibile in Giappone. Seguendo l’esperienza degli Stati Uniti dove la Cannabis è legale in molti Stati, il consumo farmaceutico regolamentato potrebbe riversarsi sul mercato ricreativo, aumentando la disponibilità e la domanda complessiva. 

Il Messico è un altro paese in cui la legalizzazione potrebbe arrivare presto. La cannabis medicinale è già legale e il possesso fino a 5 grammi per uso personale è depenalizzato. Pertanto, molti osservatori ritengono che il Messico sia uno dei prossimi paesi in cui la cannabis sarà finalmente legale. 

È di qualche giorno fa la notizia che la Germania potrebbe essere sulla buona strada, legalizzazione di cui già si parla da oltre un anno e che potrebbe segnare il passo in Europa. In teoria l’iter è già ampiamente avviato ma anche un piccolo inghippo potrebbe far ritardare di molto il processo. Nel caso questo avvenga la Germania diventerà senza dubbio un modello per l’Europa dove sarebbe assurdo che nella UE altri paesi non seguano la strada tracciata dal cuore economico del continente. Difficilmente il mercato di tutta l’Europa, estremamente ricco, sarà abbandonato totalmente nelle mani dei tedeschi.

Negli Stati Uniti, si prevede che più stati legalizzeranno la cannabis nel 2023. Non solo per uso medico, ma anche per uso ricreativo. Già da tempo i nordamericani hanno fiutato l’enorme business che si cela dietro la marijuana e difficilmente leggi statali potranno ostacolare il libero mercato, vero e proprio Graal negli USA.

La speranza però è che, a certo punto anche gli ultimi (ovvero l’Italia) riusciranno in un momento di vaga lucidità a comprendere quello che associazioni, cittadini e ora anche flussi economici stanno dicendo e dimostrando a gran voce: la Cannabis non è un problema. La sua proibizione lo è. Per colpa di questa ottusità infiniti soldi affluiscono nelle tasche della criminalità organizzata mentre onesti cittadini vengono vessati penalmente per aver fumato un semplice fiore.

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Marco Ribechi